Tecnica migliora la ricerca sul Psa: via libera allo studio su 45 persone
Una nuova tecnica italiana potrebbe rendere più accurato il test sulla Psa, che si usa per trovare il cancro alla prostata ma che è 'sotto osservazione' per i troppi falsi positivi. A metterlo a punto e descriverlo su Cancer Letters sono stati i ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità e dell'IRCCS Santa Lucia e dell'Umberto I di Roma. Il test del Psa (antigene prostatico specifico) che viene fatto normalmente cerca i valori di questa molecola, che può essere associata al tumore alla prostata, nel sangue.
Nello studio, condotto per ora su 45 persone ma di cui è previsto un allargamento a 250, i ricercatori hanno messo a punto un metodo per trovarla sugli exosomi, delle vescicole che circolano nel sangue. Questo nuovo test, affermano permette di distinguere il cancro della prostata da tutte le altre condizioni, compresa l'iperplasia prostatica benigna, che possono portare ad un innalzamento dei valori del Psa.
"Si tratta di uno studio particolarmente importante perché l'attuale esame per diagnosticare questo cancro dà un alto numero di falsi positivi in tutto il mondo - afferma Stefano Fais del Dipartimento di Oncologia e medicina molecolare dell'Istituto Superiore di Sanità - e questo comporta una serie di problemi sia nelle reazioni dei pazienti sia nei costi per le analisi successive richieste da un'indagine con esito positivo, mentre la determinazione dei livelli plasmatici di exosomi esprimenti PSA potrebbe consentire dia diagnosticare con precisione e più precocemente questo cancro in modo da consentire studi di screening sulla popolazione maschile a livello globale".
Fonte: ansa
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